Gli arrosticini abruzzesi sono una pietanza tipica della cucina tradizionale abruzzese e sono caratterizzati da dei particolari spiedini fatti di carne di pecora o castrato, chiamati in dialetto rustelle, arrustelle o rrustell; per prepararli bisogna tagliare la carne in cubetti molto piccoli e infilarli negli spiedini, che in alcune zone dell’Abruzzo sono chiamati “li cippe”.
Per cuocerli bisogna assolutamente utilizzare la brace, chiamata rostelliera, che ha la caratteristica forma allungata a canalina; è fortemente sconsigliata la cottura nella padella e peggio ancora al forno poiché gli spiedini devono essere cotti con una temperatura costante, disposti su uno spazio lungo e devono poter cuocere nel loro liquido essendo girati più volte.
La preparazione degli arrosticini è molto semplice e legata alla tradizione della regione Abruzzo; questi particolari spiedini sono occasione di festa per grandi e piccini nelle sagre e nelle feste di paese come San Petronilla o la sagra della Pecora.
Gli arrosticini si possono cucinare facilmente a casa, basterà usare delle semplici ma fondamentali accortezze:
- il primo fattore importante è la qualità della carne, che può essere di pecora o di agnello non castrato; questa tipologia di carne, tipica della tradizione pastorizia e dei periodi di lunga transumanza in cui si consumavano questi animali, è diffusa e facilmente recuperabile in Abruzzo. Nelle altre regioni di Italia si può richiedere al proprio macellaio di fiducia, prenotandola o facendola inviare da altre zone italiane. Pollo, suino e tacchino non sono carni associabili al tradizionale arrosticino e vengono ricondotte ai più comuni spiedini.
- il secondo fattore fondamentale è il taglio della carne che deve essere eseguito al coltello, facendo attenzione a mantenere la giusta quantità di grasso che è molto importante per garantire la morbidezza della carne e aromatizzarla in cottura.
- il terzo fattore è la cottura, importantissima e non del tutto facile; la carne deve essere cotta ma risultare morbida e succosa, non secca. Per questo è sconsigliato l’uso della padella o del forno perché questi tipi di cottura rischiano di seccare la carne della pecora o dell’agnello: la griglia, invece, consente alla carne di cuocere nei suoi liquidi e nel suo grasso, in modo che le gocce sfrigolino sulla brace e aromatizzino il tutto.
In questo modo la carne è succulenta, profumata e soffice: sul mercato si trovano diversi tipi di griglie, barbecue e “fornacelle” ( in lingua dialettale ) a prezzi competitivi.
Una volta tagliata la carne al coltello la si infila sugli spiedini; per garantire ancora più morbidezza e gusto si possono alternare cubetti di carne a cubetti di grasso sempre di carne di pecora.
Per aromatizzare ancora di più gli arrosticini si possono usare dei rametti di rosmarino e spruzzarli leggermente con del succo di limone per conferire una nota di acidità e freschezza.
Scegliete assolutamente la griglia, sarà un’occasione di riunire la famiglia e gli amici per una festa all’aria aperta in giardino; anche i bambini ne saranno contenti!
Gli arrosticini vengono accompagnati da pane non tostato ma condito con un filo di olio extravergine di oliva; abbinate il pranzo con un Montepulciano d’Abruzzo o vino e gazzosa.